(di Luciano Rossi)
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“La notte dolce e calda del Maradagàl passò lentamente su di lui come una carezza e l’alba si posò come un velo chiaro sulle cose.
Il primo gabbiano bianco volteggiò libero nel cielo. S’infilò a caso in una corrente di vento che spirava dritta verso nord. Planò disteso, senza muovere le ali. Solo a un certo punto dovette cabrare e gli s’arruffarono le piume. La corrente era mutata.
Felice, invertì la rotta allora, e si diresse verso il largo. Secondo il vento nuovo”.

Fu col vento nuovo che iniziare a scrivere, a lasciare i miei ricordi.
Senza i miei libri, tanto, troppo, sarebbe rimasto sconosciuto.
Alcune segrete cose le ho dette soltanto lì, nella pagina scritta.
Per scrivere non v’era altra ragione.
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Nota bibliografica.
Per uno sguardo all’intera opera di Luciano Rossi vai a https://lucianorossi6.wixsite.com/scripta/la-scala-di-shepard